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Impianti fotovoltaici… energia pulita al 100%? 13 Maggio 2009

Posted by nickzanna in Uncategorized.
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La tecnologia fotovoltaica (FV) consente di trasformare direttamente la luce solare in energia elettrica. Essa sfrutta il cosiddetto effetto fotovoltaico, che è basato sulle proprietà di alcuni materiali semiconduttori (fra cui il silicio, elemento molto diffuso in natura) che, opportunamente trattati, sono in grado di generare elettricità se colpiti dalla radiazione solare, senza quindi l’uso di alcun combustibile.

Il dispositivo più elementare capace di operare una tale conversione è la cella fotovoltaica, che è in grado di erogare tipicamente 1/1,5 W di potenza quando è investita da una radiazione di 1000 W/m2 a 25 °C (condizioni standard di irraggiamento). Più celle assemblate e collegate in serie tra loro in un’unica struttura formano il modulo fotovoltaico; se le celle sono collegate in serie, dal (-) negativo al (+) positivo, la tensione complessiva aumenta. Più moduli fotovoltaici connessi in serie formano una stringa elettrica e più stringhe in parallelo costituiscono il generatore fotovoltaico.

Un metro quadrato di moduli produce una energia media giornaliera tra 0,4 e 0,6 kWh, in funzione dell’efficienza di conversione e dell’intensità della radiazione solare.

La struttura di un sistema FV può essere molto varia a seconda del tipo di applicazione: una prima distinzione può essere fatta tra sistemi isolati (stand-alone) e sistemi collegati alla rete (grid connected).

Nei sistemi isolati, in cui la sola energia è quella prodotta dal FV, accanto al generatore, occorre prevedere un sistema di accumulo (in genere costituito da batterie simili a quelle utilizzate per le auto e dal relativo apparecchio di controllo e regolazione della carica) che è reso necessario dal fatto che il generatore FV può fornire energia solo nelle ore diurne, mentre spesso la richiesta maggiore si ha durante le ore serali (illuminazione o apparecchi radio-TV). E’ opportuno prevedere quindi un dimensionamento del campo FV in grado di permettere, durante le ore di insolazione, sia l’alimentazione del carico, sia la ricarica delle batterie di accumulo. Poiché l’energia prodotta dal generatore FV è sotto forma di corrente continua (CC), qualora si debbano alimentare apparecchi che funzionino con corrente alternata (CA), è necessario introdurre nel sistema un dispositivo elettronico, detto inverter, che provvede alla conversione da corrente CC a CA.

Nei sistemi collegati alla rete, l’inverter è sempre presente mentre, al contrario degli impianti stand-alone, non è previsto il sistema di accumulo in quanto l’energia prodotta durante le ore di insolazione viene immessa nella rete; viceversa, nelle ore notturne il carico locale viene alimentato dalla rete. Un sistema di questo tipo è, sotto il punto di vista della continuità di servizio, più affidabile di un sistema isolato.

Il grosso vantaggio di un impianto grid connected rispetto ad uno isolato è soprattutto economico: grazie al conto energia, è possibile usufruire di incentivi proporzionali alla quantità di energia elettrica prodotta e immessa in rete.

Bisogna considerare però che il silicio utilizzato nel settore solare deve avere caratteristiche di purezza molto elevata, quindi richiede tecniche di produzione molto costose soprattutto dal punto di vista energetico: per ottenere silicio monocristallino bisogna portare le materie prime a temperature elevatissime.

Facendo un bilancio complessivo, conviene anche energicamente utilizzare i pannelli fotovoltaici?

Sì però con delle considerazioni: il bilancio energetico è in attivo perché l’energia erogata  da un pannello FV nel corso della sua vita è circa 15 volte maggiore dell’energia necessaria per produrre il pannello stesso. Tuttavia l’entità dell’inquinamento originato nella fase di produzione non è trascurabile: la fonte di pressione ambientale, come succede spesso, è solo delocalizzata rispetto al luogo di effettivo utilizzo.

Esiste infine la questione dello smaltimento dei pannelli danneggiati e soprattutto di quelli che vengono a trovarsi alla fine del proprio ciclo di vita; per il momento tale problematica è solo agli albori perché tutto sommato la tecnologia a pannelli fotovoltaici è piuttosto recente, però in un prossimo futuro, considerando il trend di diffusione di questa fonte di energia, assumerà un’importanza decisiva la capacità di riciclare il maggior numero possibile di componenti di un impianto solare fotovoltaico.

Una giornata in paradiso 13 Maggio 2009

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Ore 5.30 suona la sveglia… inutilmente perché tanto ero già sveglio.

Caffè veloce alla Fantozzi con scottata incorporata, metto fretta alla fidanzata perennemente in ritardo, un saluto al mio cane ancora assonnato che dallo sguardo si sta chiedendo che razza di padrone ha…

Fuori l’aria è molto fresca, quasi pungente, il cielo che comincia a schiarirsi sembra non voler spegnere le proprie stelle, almeno quelle più luminose… oro… la giornata promette bene…

Arrivo dall’amico complice di quest’avventura, le moto sono già sul carrello dalla sera prima pronte per la missione:

la forcella compressa dalle cinghie di fissaggio non vede l’ora di tornare libera,

il motore spento sembra un cantante che risparmia la voce prima di un concerto.

Entriamo in autostrada direzione Bologna… adrenalina a 10, aiutata dal caffè che ormai comincia a fare effetto.

Le chiacchiere in macchina non possono che riguardare quello che ci aspetta… bla bla… il meteo ha chiamato bel tempo… bla bla… speriamo non faccia troppo caldo altrimenti ho montato le gomme sbagliate… bla bla…

Una macchina ci sorpassa sugli Appennini, dal lunotto un bambino ci saluta sorridendoci… quante volte l’ho fatto anch’io da piccolo quando vedevo una moto…

I cartelli non scrivono più Bologna da un pezzo… ora hanno lasciato posto a Firenze… adrenalina a 30…

Usciamo a Barberino e vediamo il primo cartello con la scritta “Autodromo del Mugello”… adrenalina a 50…

Il paesaggio è stupendo, le dolci colline toscane ci circondano di verde che sembra fare a gara di intensità con l’azzurro del cielo terso… la strada che ci accompagna verso la pista è un susseguirsi di curve e saliscendi, ci sta preparando a quello che ci aspetta…

Finalmente arriviamo all’autodromo, dalla strada di accesso si intravedono le due curve dell’Arrabbiata 1 e 2, le più difficili dell’intero tracciato, quelle che in gergo si definiscono da “pelo”… facendo la simulazione col videogame non mi ero reso conto della pendenza dell’asfalto… impressionante! Adrenalina a 60… affiancata da una nuova sensazione… strizza a 10…

Entriamo nel paddock, siamo in mega anticipo. Prima di scaricare le moto dal carrello, non riusciamo a resistere e voliamo al muretto dei box per dare un’occhiata a chi sta già correndo nel turno della mattina… la musica di chi ci sfreccia vicino nel rettilineo del traguardo col gas completamente spalancato è impressionante, da brividi lungo la schiena… lo scoppiettio di alcune moto che arrivano al limitatore tra una marcia e l’altra mi fa pesare dover aspettare ancora un paio d’ore prima di poter entrare nella mischia…

Saliamo nella parte alta dei box, da lì si domina buona parte del tracciato, la visuale complessiva è bella da togliere il fiato… 100_2148A destra riesco a vedere la staccata della curva S. Donato… caspita! le moto che arrivano a quasi 300 all’ora cominciano a frenare di fronte al cartello dei 250 metri… A sinistra l’uscita della curva Bucine… le moto sono completamente sdraiate sull’asfalto! Adrenalina a 70 e strizza a 30…

 

L’attesa è lunga ma tra un panino e una bibita finalmente giunge l’ora di intutarsi e accendere le moto…

Ci avviamo verso la corsia box… pulsazioni 90… ci accodiamo al gruppo di piloti già allineati… pulsazioni 100… dopo aver avuto l’OK dal commissario entriamo in pista! Finalmente! Quanto ho aspettato questo momento! Adrenalina 110% e strizza idem!100_2128

 

 

 

 

 

 

 

 

Arrivo alla prima curva rimanendo fuori traiettoria per non ostacolare chi è già dentro… comincio a percorrere con prudenza le varie parti del tracciato cercando di scaldare bene le gomme e di memorizzare in fretta le marce da usare e le traiettorie… arrivo alle due Arrabbiate… da dentro sono ancora più belle… l’uscita della seconda è completamente cieca… non si vede dov’è il cordolo… seguo chi la conosce già… stupenda!

Già al primo passaggio sul traguardo tiro tutte le marce… la mia R1 sembra che non aspetti altro… la luce del cambiomarcia si accende in fretta… mi schiaccio sul serbatoio e in un attimo sono alla S. Donato… mi attacco ai freni e scalo 3 volte… giù il ginocchio ad accarezzare l’asfalto… e poi via di nuovo a dare gas verso la variante successiva…

In questi momenti apprezzo quanto sia armoniosa la guida di una moto… l’equilibrio che c’è tra motore freni telaio gomme e sospensioni è difficile da descrivere, ogni parte dà il meglio di sé quando è chiamata in causa senza prevaricare sulle altre…

Ogni tanto il motore fa la voce grossa e provoca una sbacchettata o una derapata, ma subito intervengono le sospensioni a rimettere tutto a posto… a volte sono i freni ad esagerare ma ci pensa l’antisaltellamento a ripristinare l’ordine…

Alla curva del Correntaio ci ritroviamo in tre appaiati… nel casco sento tre rumori diversi di motore ma tutti e tre in piega alla stessa inclinazione… tutti e tre con la stessa passione… tutti e tre contenti di appartenere alla stessa tribù…

Oggi sono in una pista stupenda, con una moto sportiva, in una giornata di sole… un uomo felice!

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Rijeka 30 marzo 2009 24 aprile 2009

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Grande giornata di motociclismo a Rijeka in Croazia.

Il meteo non era dei migliori ma per fortuna la pioggia ci ha risparmiato nel pomeriggio…

http://www.youtube.com/watch?v=pxVSOFWxPfI

Mondiale SBK 23 aprile 2009

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superbike-inizia-nel-segno-della-ducati12Grande inizio di stagione per Noriyuki Haga!

Finalmente!

Speriamo che il 2009 sia l’anno buono per portarsi a casa il suo primo meritato mondiale!

W la birra! 23 aprile 2009

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imagesOggi sono a Feltre, vicino a Pedavena…

Non aggiungo altro…